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Immagine del redattoreChiara Marturano

Petricore

Sono una di quelle persone che adora il profumo della terra bagnata dalla pioggia: l'attimo prima che la pioggia inizi a cadere, le prime gocce che toccano il terreno , il profumo di terra che si sprigiona. Sento l'odore dell'aria che cambia. Ho sempre trovato che ci fosse qualcosa di magico e ho scoperto che quel profumo ha un nome: petricore.

È strano come qualcosa di così poetico abbia a che fare, in realtà con batteri e sostanze chimiche.

La parola petricore, italiano di petrichor, è apparso per la prima volta nel 1964 sulla rivista Nature in uno studio di due geologi australiani Isabel Joy Bear e RG Thomas e coniata dal greco pétra (pietra) e (ichór) linfa ma anche sangue degli dei.

Nel loro articolo, gli autori lo descrivevano come “l’odore che deriva da un olio emanato da certe piante durante i periodi di siccità”.

Anche l'amore ha a che fare con la chimica e l'olfatto: emaniamo un odore che attira l'altro. L'olfatto è uno dei 5 sensi. Esso ci riporta alla nostra natura primitiva e ci ricollega ai nostri ricordi più profondi. L'odore del caffè la mattina, i panifici pugliesi, con l'odore di pizza e di biscotti (i biscotti grandi e leggermente schiacciati, da inzuppare nel latte), l'odore del mare e di salsedine.

Ci sono odori che riescono a trasportarci nel tempo e nello spazio.

Essi ci guidano, ci cullano e indugiamo in alcuni, mentre altri ci colpiscono e li rifuggiamo. L'odore della stampante, ad esempio, e della macchinetta del caffè a cialde mi nauseano e mi rendono nervosa (era il tipico odore di un ufficio in cui lavoravo) o un certo profumo da uomo: in entrambi i casi, il mio primo istinto è la fuga. L'olfatto, ancora più del gusto, è davvero molto potente. Da quando nasciamo, l’apparato olfattivo elabora e cataloga tutte le molecole odorose con cui viene in contatto, permettendoci di riconoscere ciò che ci piace, da ciò che potrebbe rappresentare un pericolo (incendi, cibo andato a male, aria insalubre). Un ricordo olfattivo può influenzare le nostre preferenze affettive e i nostri comportamenti quotidiani. L’area del cervello che elabora l’esperienza olfattiva è collegata al sistema limbico, direttamente connesso alle nostre emozioni (amigdala) e alla nostra memoria (ippocampo). Ecco perché i ricordi scaturiti da un profumo sono così vividi e immediati. Quali sono i profumi che ricercate? Quali emozioni suscitano? Quali ricordi?

Proposta: avete mai provato a realizzare la bottiglia dei ricordi o della felicitá?

Basta una bottiglia o un contenitore di vetro dove mettere, ogni giorno, un ricordo di ció che é successo durante la giornata. Basterá una cosa anche piccola: uno sguardo sul bus, un lavoro di cui siamo orgogliosi, una telefonata, un messaggio. Ogni giorno collezionerete un ricordo prezioso che potrete rileggere a distanza di mesi o alle fine dell´anno. L´ho fatto per un paio di anni (prima che mia figlia, all´epoca ancora piccolina ma distruttrice di qualsiasi cosa, rompesse il vaso in mille pezzi, fortunatamente senza conseguenze!). Conservo ancora quei pezzettini di carta: alcuni mi riportano a momenti davvero felici che non ricordavo piú, altri quanto sono cambiata, nel bene e nel male, altri ancora come sono cambiate le mie abitudine e le mie prioritá.

Fatemi sapere se vorrete iniziare questo esperimento!



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