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Mindset di crescita per la tua vita all’estero

Aggiornamento: 4 dic 2023

Come nutrire un atteggiamento positivo e adattivo

Stamattina stavamo accompagnando mia figlia a scuola, ovviamente tutti in bici. Mio marito guidava la truppa. Arrivati al bivio, ha proseguito dritto, mentre io solitamente svolto a destra e poi a sinistra. Ci siamo ritrovati nella stessa strada che avremmo percorso seguendo il mio itinerario, eppure. Eppure ho sentito un fastidio tremendo, giusto un attimo.

Questo è un piccolo condizionamento, dettato dalla convinzione che facendo un certo giro si risparmi strada e tempo.

Prova a pensare alla moltitudine di convinzioni che ti guidano durante la tua giornata: una scorciatoia per arrivare prima a lavoro, una procedura per risolvere una problematica, un certo tipo di comportamento di fronte ad un evento, il tuo modo di vederti nel mondo come ad esempio “sono fatta/o così”.

Dietro molte di queste convinzioni possono esserci una serie di bias cognitivi, una sorta di "scorciatoie" nel processo decisionale e nel pensiero.

I bias rappresentano delle semplificazioni mentali che aiutano a prendere decisioni più velocemente, ma possono anche portare a errori sistematici poiché semplificano e distorcono la realtà.


In una situazione nuova, dove mancano i punti di riferimento, come l’espatrio, ci ancoriamo a queste convinzioni per tanti motivi:

- Per ricostruire una zona di comfort dove sentirci al sicuro.

- Per ridurre l’ansia

- Per riprendere il controllo sulla situazione

- Per una questione di efficienza, richiede meno sforzo cognitivo rispetto a sviluppare nuovi modelli mentali o strategie.

- Per paura dell'errore, la paura di commettere errori o fare scelte sbagliate in una situazione nuova può portaci a cercare sicurezza nelle nostre vecchie convinzioni.


Conosco bene quella sensazione di smarrimento e di frustrazione quando cerco di risolvere un problema nel mio “solito” modo e ottengo un risultato inaspettato. E adesso che faccio? Scardino tutte le mie convinzioni?


No, non tutte. Alcune si possono gradualmente sostituire, altre ci sono sempre utili e possiamo apprenderne nuove.

Per affrontare un cambiamento, senza avere la sensazione di essere travolti da un treno in corsa, dovremmo sviluppare quello che Carol Dweck chiama mentalità di crescita.

Un atteggiamento mentale positivo e adattivo è caratterizzato dalla capacità di adeguarsi positivamente alle circostanze mutevoli e di affrontare le sfide in modo flessibile.

Quando abbiamo un atteggiamento adattivo siamo maggiormente predisposti al cambiamento, più pronti ad imparare dalle esperienze e a trovare soluzioni creative ai problemi.

Come ci aiutiamo a nutrire un atteggiamento positivo e adattivo?

1. Familiarizziamo con il cambiamento e osserviamolo. Prova a guardare la tua vita negli ultimi 5 anni:

  • Ieri quali erano le tue priorità e oggi? Certi cambiamenti sono talmente sottili che nemmeno ce ne rendiamo conto eppure accadono e li facciamo accadere.

  • Quali abitudini hai cambiato?

  • Mangi sempre le stesse cose

  • Il tuo corpo è uguale a prima?

2. Sviluppiamo un senso dell’avventura e di curiosità

3. Impariamo lingua e cultura del posto

4. Pazienza. Datti il permesso e il tempo per imparare ad adattarti. Non stiamo facendo una gara dei 100 mt ma una di resistenza sul lungo percorso.

5. Locus of control interno. Quando sperimenti un senso di potere e controllo sulle tue emozioni, i tuoi pensieri e le tue azioni e decidi tu come rispondere agli eventi esterni., ti senti maggiormente positiva/o.

6. Nuova vita nuovo stile (non cercare di replicare tutto ciò che facevi prima).

7. Non fare i confronti e non alimentare l’arte del lamento.

8. Pratica un adattamento creativo.


alcune domande da cui puoi ripartire per lavorare sul tuo atteggiamento mentale.

1. Come ti vedi nella tua nuova vita da expat?

2. Qual è la vera passione che vorresti perseguire in questa fase della tua vita all'estero?

3. Quanto influisce su di te il giudizio degli altri nel contesto della tua nuova vita? (adesso tutto doppio, chi hai vicino qui e chi vive nel tuo paese di origine)

4. Quali sono gli ostacoli interni ed esterni che incontri nel tuo percorso?

5. Come affronti la paura di non riuscire o di fallire in questa nuova avventura?

6. Chi e cosa può essere un valido alleato per aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi?

7. Quali strategie adotti per superare gli ostacoli interni ed esterni che incontri?

8. Come gestisci il tuo tempo quotidiano mentre ti adatti a questa nuova vita?

9. Quanto pesa emotivamente su di te non perseguire ciò che veramente ami in questo momento?

10. Quali sono i tuoi talenti o le tue competenze che potrebbero essere utili in questa fase di transizione?

11. Come puoi sviluppare al meglio le tue potenzialità mentre affronti questo cambiamento?

Hai bisogno di una mano per rispondere? Hai voglia di condividere le tua esperienza? Scrivimi a chiaramarturano@gmail.com


Ascolta la puntata completa qui

 

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