Mindfulness
- Chiara Marturano
- 26 feb 2024
- Tempo di lettura: 2 min
La cura della relazione
Sto scrivendo la newsletter seduta in biblioteca, come ogni sabato. Arrivano voci e rumori di ogni tipo. Indosso le cuffie con cui ascolto la musica, anni 80, tra le mie preferite, sto mangiando il mio tosti kaas e sto pensando a tutte le cose che ancora vorrei fare oggi. Non è proprio un momento di mindfulness. Sono troppo distratta.
In uno dei suoi libri, Thich Nhat Hanh, Monaco buddista vietnamita, scomparso recentemente, invitava a fare un semplice esercizio come quello di lavare i piatti, senza lasciarsi trascinare da altri pensieri o emozioni.
“Lavare i piatti con attenzione è una forma di meditazione. È un modo per vivere ogni momento con gratitudine e gioia, senza essere risucchiati dal futuro e senza perdere il piacere delle piccole cose della vita.” (La pace è ogni passo. La via della presenza mentale nella vita quotidiana, Astrolabio).
Durante il corso di counseling mi sono imbattuta in un libro che mi ha cambiata profondamente, La mia voce ti accompagnerà di Milton H. Erickson, psichiatra, filosofo, ipnoterapeuta di fama mondiale (qui trovi la puntata del podcast su di lui).
Erickson, secondo il suo studente e collega Ernest Rossi, aveva un incredibile potere: quello di aiutare le persone ad entrare in contatto con il proprio io, a volte profondamente nascosto, grazie a una grande empatia e capacità di ascolto.
Grazie a quel libro decisi di fare un corso di mindfulness e di autoipnosi, con un meraviglioso maestro, Paolo Testa.
Quando ho iniziato ad intervistare Michela Vitali ci siamo rese conto che, in qualche modo, eravamo già in contatto. Anche lei era stata allieva di Paolo. È il mondo che è piccolo? O è vera la legge dei sei gradi di separazioni (in questo caso uno solo), oppure siamo come gli alberi, profondamente connessi gli uni con gli altri.
Durante la puntata Michela ha raccontato ai microfoni di #coachforbreakfast tante cose interessanti e che hanno risuonato o dissonato in me. Tra queste il conflitto è nutriente. No no. Io il conflitto lo evito! E invece esso ci mette in contatto con le nostre emozioni e con l’altro. Mindfulness è metodo, è contatto, è relazione, è stare nel qui e ora, è presenza, è spiritualità.
Ringrazio ancora Michela per la sua presenza e per l’opportunità di parlare di un argomento così complesso con cura e gioia, ci siamo fatte anche un sacco di risate. Anche questo è mindfulness!
Comments