top of page
Immagine del redattoreChiara Marturano

Il Gender GAP passa anche dal carico mentale





Nel mio bullet ho pagine piene di to do list. Più o meno completate. A volte ci sono solo poche righe, altre non fanno che allungarsi.

Confesso che, di fronte a tutti gli impegni, le cose da ricordare e da fare per me e per il resto della famiglia, prendo il telefono e mi immergo in un social a caso per non pensare. Per staccare. Procrastino. E’ un meccanismo di difesa.


Hai presente la sedia piena nell'angolo della casa? Quella piena di vestiti e altre cose che non sai più se siano puliti, sporchi, riconoscibili e mettibili?


Sento che la mia mente a volte è, ma in certi periodi succede tutti i giorni, come quella sedia: non so distinguere le priorità dalle urgenze, le cose essenziali da quelle inutili.


Il #caricomentale, o #mentalload, indica tutto quello che cerchi di tenere a mente per organizzare e mandare avanti casa/vita/lavoro: i regali di compleanno per gli amici o gli amici dei figli, gli avvisi scolastici, le gite, il menù settimanale, le scarpe da comprare (quasi sempre per qualcun altro), la lista della spesa infinita (manca sempre qualcosa), le attività extracurriculari, le telefonate urgenti di lavoro, gli impegni sociali etc.


Il carico è anche quando cerchi di fare tutto insieme, per tirare la riga sulla prossima task: fai la telefonata mentre stai portando a calcio tuo figlio. “Ti disturbo?” “No, dimmi”. Ma quanto sarebbe, invece, bello non dover sempre rispondere e non essere sempre Pronti/Pronte?


Il carico mentale porta con se stress, ansia, mancanza di sonno, problemi di memoria e di concentrazione, burn out. Esaurisci tutte le energie perché c’è un’iperattività ideativa.

Nel video viene sottolineato come, nella maggioranza dei casi, il carico pesi sulle donne più che sugli uomini. Ogni famiglia è diversa e i modelli stanno cambiando, le responsabilità vengono ridistribuite in modo più equilibrato.


Questa differenza nel prendersi carico, pesa anche sul #gendergap: per tagliare il traguardo, gli ostacoli di fronte a te sono tantissimi, vicini gli uni agli altri, difficili da distinguere.

A casa mia ci sono i lavori invisibili: ogni tanto con mio marito ci aggiorniamo “oggi ho fatto un lavoro invisibile!” tipo pulire la cappa o i vetri delle finestre. Nella vita quotidiana svolgiamo continuamente compiti invisibili. Impieghi tempo ed energie per svolgerli ma nessuno li vede e se nessuno li vede non hanno valore.

Primo passo è proprio quello di riconoscere e riconoscerti tutti i compiti che svolgi e che non sono “niente” ma hanno valore.


Quanto pesa questo carico nel tuo #sviluppo #lavorativo o #personale? Quanto tempo porta via a tutto il resto?


Nella tua famiglia, il carico mentale è equamente diviso?

Post recenti

Mostra tutti

ESSERCI

Comentarios


bottom of page