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Immagine del redattoreChiara Marturano

Hakuna Matata

Ve lo ricordate il re Leone? La famosa canzone Hakuna matata? È una locuzione swahili, di uso estremamente comune in molte regioni dell'Africa centro-orientale (in particolare nella zona di Kenya e Tanzania).

Una possibile traduzione in lingua italiana è "non ci sono problemi" o "senza pensieri".


Oddio quando uscì il film ero piccola, 12 anni, il mio senza pensieri si traduceva in senza compiti. La prospettiva adulta è un po´diversa. In realtà quest´espressione ha un senso piú ampio: non ti preoccupare per le cose fuori dal tuo controllo. Nella puntata n.10, ho parlato del Locus of control, un´altra espressione ormai di uso comune: ci sono una serie di cose che possiamo controllare, come i nostri pensieri, le nostre azioni, ci sono cose che possiamo scegliere di fare o no, e poi ci sono una serie di altre cose su cui non abbiamo alcun controllo: le azioni, le emozioni, i pensieri degli altri, la vita che accade intorno a noi. Il piú delle volte ci concentriamo su ciò su cui non abbiamo il controllo, ci viene l´ansia perché “e se succede questo? E se tizio dice o fa questo? E se..?” Affoghiamo in un mare di congetture, ci sentiamo travolti da tutto e tutti. Oppure viviamo nella frustrazione di vedere i nostri tentavi di controllo sugli altri o gli eventi, e montano emozioni come la rabbia. Insomma, piú cerchiamo di controllare, piú finiamo per perdere il controllo.

Su cosa abbiamo il controllo? Ormai lo sappiamo: le nostre emozioni sono una reazione automatica, istintiva del nostro cervello ad uno stimolo esterno. Ci aiutano a capire quando qualcosa non va e ci preparano all’azione.

Esse ci possono guidare. Ce l’avete presente quella specie di mal di pancia che vi viene quando qualcosa non vi risuona nel modo giusto? E, magari, pensate “ma no, dai! Figurati, fidati et”? Mannaggia a me e a tutte le volte che non mi sono fidata di me stessa.

Quindi, le emozioni non le controlliamo ma ci possono guidare

Possiamo controllare i nostri pensieri, anche se sembra una missione impossibile, ci sono tante tecniche per lasciare andare quelli negativi e scegliere quale funziona meglio in base a ciò che vogliamo ottenere.

Possiamo controllare ciò che diciamo. No, “io dico tutto quello che penso” non vale. “ eh ma sono onesto”, anche meno, grazie. Abbiamo dei filtri, usiamoli. E rifacciamoci al vecchio adagio “Non dico tutto quello penso ma quello che dico lo penso”, che è tutta un’altra storia! Da qui ne consegue che tutto quello che comunichiamo con le parole, oralmente o per iscritto, possiamo sceglierlo. Ma pensate a quanto potere che abbiamo, quante scelte possiamo fare.

Infine le nostre azioni. Le emozioni ci possono spingere ad agire in un certo modo: c’è un pericolo mi metto in modalità di attacco o fuga, ma siccome in ufficio non possiamo metterci a menare il capo o scappare da un cliente, scegliamo come agire.

Tutto il resto è fuori dal nostro controllo. Per quanto difficile, è un fatto che dobbiamo accettare: le emozioni, i pensieri, le scelte degli altri sono fuori dal nostro controllo. E per quanto possiamo provare ad anticipare mosse e contromosse, alcune cose sono imprevedibili e da un certo punto di vista, personalmente lo trovo anche rassicurante. Non lo posso controllare, Hakuna Matata.

Un’ultima cosa su cui abbiamo il controllo è la nostra reazione a ciò che è fuori dal nostro controllo.

Come possiamo reagire a ciò che gli altri fanno e dicono? Con la stessa forza? Sostenuti dall’emozione che quel qualcosa ha scatenato? Oppure lasciamo andare? Hakuna Matata.

Proposta: e se provassimo per un giorno, un giorno solo ad usare Hakuna Matata come mantra. Non ci posso fare nulla: Hakuna Matata, il capo che sbraita, Hakuna Matata, i colleghi che non collaborano, Hakuna matata. Ve la sentireste?

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