La famiglia expat
Ieri è stato un giorno speciale: un’amica, ha deciso di concludere la sua esperienza come taal coach (cioè insegnante di olandese).
Cinque anni fa, insieme ad un’altra meravigliosa creatura Caroline, Danielle è diventata la mia insegnante di olandese. Le lezioni si svolgevano la mattina, durante l'orario scolastico tra i banchi della scuola dei bimbi.
Sulle prime ho evitato di partecipare: il mio inglese era limitato, ero sfinita dal trasloco, volevo stare nella mia bolla di isolamento, poi io sono nata introversa, socializzare è faticoso.
Ma dovevo imparare l'olandese, mia figlia nel giro di qualche mese lo avrebbe fatto, non potevo restare indietro.
Sono entrata nella stanza piena di donne, e un solo uomo, tutte expat e mamme.
Davanti a noi questo duo di amiche piene di volontà, desiderose di farci sentire le benvenute, di tirarci fuori dalla solitudine, di darci uno spazio in cui sentirci attive e noi stesse, non solo in funzione delle nostre relazioni famigliari o sociali (la mamma di.., la moglie di..)
La loro amicizia, il senso dell’umorismo e le risate scroscianti ci hanno fatto diventare un gruppo di amiche e, dopo 5 anni, una famiglia allargata: la storia di ognuna, l’educazione, la cultura di provenienza, hanno avuto poca importanza.
L’unica cosa che conta è prendersi cura le une delle altre.
Abbiamo vissuto tutte le difficoltà di un trasferimento all’estero con e senza prole, le gravidanze, le menopause, il clima freddo, l'essere straniere e il sentirsi un po’ strane. Durante la pandemia e l'isolamento forzato, ci collegavamo con i vari zoom e teams, ci davamo la buona notte, abbiamo fatto lezione di danza, di cucina e così via.
Lontane e sempre vicine. Nemmeno il lock-down ci ha fatto sentire isolate.
Prima di trasferirmi non avrei pensato di trovare delle nuove amiche: l’età, le incomprensioni culturali, la lingua. Sono grata a queste donne. E sono grata a me stessa per essermi data il permesso di provare e di mettermi in gioco, nonostante tutto.
Se anche tu sei un/una expat, il consiglio è di lasciare aperta la porta, sii pront* a dire sì, ti cambierà la vita.
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