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CWTCH - l'arte dell'abbracciarsi

Nel mio girovagare mi sono imbattuta in questa parola gallese dalla pronuncia improbabile. Google lo traduce come abbraccio ma ha un significato più profondo e che mi ha emozionata moltissimo:

un abbraccio da una persona che ci dimostra il suo amore e nel quale possiamo sentirci al sicuro, salvi, protetti.

Io l’ho trovato bellissimo.

Quante volte ci capita o è capitato di abbracciare o essere abbracciati in questo modo? In genere succede da bambini (quando abbiamo la fortuna di crescere in una famiglia, con dei genitori o degli affetti che ci vogliono bene e ci vogliono proteggere). A volte, se questo tipo di abbraccio è mancato, cerchiamo di dare noi questo tipo di abbraccio sicuro. È un abbraccio in cui possiamo essere noi stessi, accogliere l’altro per ciò che è, un abbraccio privo di pregiudizi, sincero, accolgo le tue fragilità.

Durante l’emergenza Covid, il desiderio più grande per quasi 1 italiano su 3 (32%) era quello di poter abbracciare i propri affetti. Alda Merini scriveva: “C’è un posto nel mondo dove il cuore batte forte, dove rimani senza fiato per quanta emozione provi; dove il tempo si ferma e non hai più l’età. Quel posto è tra le tue braccia in cui non invecchia il cuore, mentre la mente non smette mai di sognare.”

Lo psicologo Arturo Torres ha classificato 8 tipi di abbracci, con tanto di movimenti collegati e ognuno con un significato diverso.

1. L’ abbraccio classico, ovvero vengono utilizzate entrambe le braccia per circondare l’altro, le teste si toccano, dura più di due secondi, indica intimità.

2. L’abbraccio di danza, romantico, amoroso, uno tiene le mani dietro la nuca dell’ altro mentre questi gli cinge la vita.

3. L’ abbraccio con contatto visivo, non solo c’è una vicinanza fisica ma ci si guarda negli occhi. Coinvolgimento alle stelle, ci si guarda dentro. Wow!

4. L’ abbraccio tra compagni, di squadra, studio, lavoro. E’ meno coinvolgente a livello fisico, le teste non si toccano, magari ci sono pacche sulle spalle. E’ un modo per connettersi all’ altro e condividere un’emozione, ad esempio, legata ad un accadimento comune.

5. L’abbraccio asimmetrico, quando ci si trova ad altezze diverse, uno in piedi e l’altro seduto, ad esempio. Indica ricerca di intimità e coinvolgimento.

6. L’ abbraccio laterale, in genere è una persona che abbraccia, magari con un solo braccio, l’altro per confortarlo. Significa vicinanza e supporto.

7. L’abbraccio distante, emotivamente e fisicamente, indica la presenza di non detti e conflitti.

8. L’abbraccio violento, manca la reciprocità, le emozioni in gioco sono negative (magari viene dato durante un litigio).

L’ abbraccio, in generale, ci fa provare emozioni positive, merito dell’ossitocina che riduce i battiti cardiaci e la pressione sanguigna. A volte, con i miei bimbi, specie la grande, quando si arrabbia o è particolarmente frustrata, funziona l’abbraccio: morbido, accogliente che la fa sentire in un luogo sicuro, protetta.

Prima di lavorare su di me, lasciarmi andare in un abbraccio del genere era fantascienza. Poi alcuni nodi si sono sciolti e mi sono data il permesso di fidarmi di qualcuno.

Provate a pensare con quante persone potete avere un cwtch. Perché proprio con loro? Che rapporto c’è?




Tra le tue braccia, Alda Merini.

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