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C'era una volta, nel folto del bosco

Aggiornamento: 19 set 2023

5 esercizi pratici per il tuo orientamento professionale

Come sai vivo in una cittadina dei Paesi Bassi, fuori dal centro più trafficato.

Questo vuol dire che, girato un angolo, non è difficile costeggiare un bosco pedalando sulla mia bicicletta.

Se una parte di me vorrebbe perdersi nel folto di quel bosco, l'altra parte più cauta e spaventata dalle fiabe (ma anche dai fatti di cronaca), teme quel luogo e la mancanza di luce.


La psicologia ci insegna che il bosco è un luogo di trasformazione.

Forse è anche questo che ci spaventa. L'incontro con noi stessi non è sempre facile, soprattutto quando diamo per scontate e assodate alcune parti di noi.

"Sono fatto/a così" è un potente mantra: dice chi siamo e che questo è un dato di fatto immutabile. Il "sono fatto/a così" è una sicurezza a cui ancorarsi.

I cambiamenti, quindi, possono essere molto scomodi.


Due riflessioni a riguardo: la prima è che, come ormai saprai, il cambiamento è parte della nostra natura. C'è poco da fare e non si può arrestare. La seconda è che non è necessario cambiare paese e impacchettare tutti i propri averi per fare un cambiamento. Si possono fare delle micro trasformazioni, degli aggiustamenti, dei piccoli passi nel lungo periodo.


Quando ci troviamo nel bosco, possiamo fare di tutto per fuggire oppure possiamo ascoltare i rumori e familiarizzare con essi, conoscerne i profumi, i colori, la temperatura, sentire sulla pelle il vento. Possiamo fermarci ad ascoltare i nostri pensieri, il nostro cuore.

E' un momento in cui poterci riconnettere con chi siamo e con che cosa vogliamo.

Alla fine, non è così male stare nel bosco se diventa un tempo e uno spazio per noi. Perdersi in esso diventa un mezzo per ritrovare noi stessi.

Quante volte ti capita di sentire un senso di smarrimento? Magari sei a lavoro e avverti un certo disagio. Cambiare carriera non è nei tuoi piani, ma c’è una curiosità. Magari è un tarlo, che ha iniziato a lavorare e che ti spinge ad esplorare: che cos’altro potrei fare? Magari, ti stai rendendo conto che il mondo sta cambiando alla velocità della luce e vuoi vedere se esiste una versione del tuo lavoro 4.0. Oppure svolgi una professione e ti senti fuori posto e non sai il perché.


I nostri interessi professionali spesso sono un riflesso diretto di chi siamo come individui. Non sempre riusciamo a far combaciare i pezzi delle nostre identità. A volte facciamo un lavoro davvero distante da quello che ci interessa. Se ci dà la possibilità di realizzare quello che ci piace o che è importante per noi in altri ambiti, va benissimo. Altrimenti è uno dei motivi per cui ci ritroviamo nel mezzo del bosco.


Nella puntata del podcast di oggi ti propongo 5 strumenti per fare ricerca su di te e provare ad orientare meglio la tua bussola:

1. le tendenze di personalità.

2. il gioco del prima e dopo

3. le tue priorità

4. la trasferibilità delle competenze.

5. la ricerca di nuove professioni.


Curioso/a? Ascolta la puntata qui e fammi sapere cosa ne pensi.


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