Chi sono

Mi piace quando le persone mi raccontano la storia di questo sogno.

A volte non lo realizziamo nemmeno ma, è la nostra parte bambina, il nostro pensiero libero, libero da tutte quelle paure e quei limiti che ci poniamo o che gli altri ci impongono.
 

A volte, invece, decidiamo di rispolverarlo e di farlo diventare un progetto di vita e, quando inizia a prendere forma, magari una inaspettata, nuova e più matura, è come una pianta che gemma, genera emozioni e nuove parti di noi iniziano a crescere, con nuove radici e nuove foglie, rigenerata e rigenerante.
 

Il primo ricordo che ho di quando quel sogno si è formato ed è entrato nel cassetto, risale all’adolescenza, credo. Volevo girare per il mondo e raccontare ciò che vedevo, le storie degli altri. Volevo fare la giornalista. Poi, sono cresciuta e volevo ascoltare le storie degli altri, capirle e aiutare gli altri ad avere fiducia in se stessi e cambiare il corso di quella storia. Allora volevo studiare psicologia. E, poi, ho iniziato a girovagare, in cerca di me stessa: c’è chi ha provato a deviare le mia strada più volte, forse io stessa non ci credevo abbastanza, ma nel frattempo scoprivo cose di me e del mondo, con entusiasmo, meraviglia, sofferenza, testardamente e con tenacia.